Buongiorno a tutte/i voi,
il post di oggi è dedicato ad un tipo di tè verde: il MATCHA, ne racconteremo la storia, la lavorazione, la preparazione e ovviamente vi forniremo alcuni dati importanti sui benefici.
Il Matcha è un tè verde prodotto in Giappone, viene ridotto in polvere tramite la macinazione effettuata con delle macine in pietra.
L’origine di questa particolare lavorazione è Cinese e risale alla Dinastia Song (960-1279 D.C.), potete trovare altre informazioni in un nostro precedente post dedicato alla storia del tè.
L’introduzione del tè in polvere dalla Cina al Giappone si deve ad un monaco buddista di nome EISAI.
Nel 1191 questo monaco importò in Giappone dei semi per la produzione delle piante da tè e l’uso del tè ridotto in polvere.
La lavorazione del Matcha è piuttosto complessa, si inizia con i migliori giardini (come sempre vi ricordo che le coltivazioni di tè non si chiamano piantagioni ma giardini) che producono la varietà Tencha, le piante vengono poi coperte con stuoie di bambù o teli oscuranti in modo che la crescita avvenga quasi al buio (infatti il Matcha viene anche definito “tè d’ombra”) per ben quattro settimane.
In questo modo le piante vengono poste sotto “stress” vegetativo e compensano la mancanza dei raggi solari producendo una quantità superiore di clorofilla.
Ai primi di Maggio avviene la raccolta delle foglie a mano, la cottura a vapore e l’essiccazione. Le foglie vengono poi classificate in base alla qualità, si mescolano  le varie partite per garantire una uniformità di gusto per tutto l’anno e si procede ad eliminare i gambi e le venature. In questo modo rimane solo la parte importante della foglia. Si procede alla trinciatura delle foglie ottenendo così il Tencha, una varietà che da noi non viene importata e che i Giapponesi usano anche in cucina per aromatizzare alcuni piatti. Ora avviene la fase più importante, la macinatura con macine in pietra di granito. In questa fase le foglie vengono ridotte in polvere finissima ottenendo così il Matcha.
Tutta questa tecnica e lavorazione complessa influisce, ovviamente, sul prezzo finale del prodotto ma vi è un altro fattore che contribuisce a far lievitare il costo e che, a mio avviso, è il più importante.
Le piante sottoposte a “stress” vegetativo hanno bisogno di un determinato periodo per ritornare a produrre, in questo modo le raccolte annuali sono molto ridotte rispetto ad una normale pianta da tè.
A questo punto vi starete chiedendo il perchè di tutta questa lavorazione e a quali benefici ne ricaviamo dal bere un tè Matcha. Sicuramente sappiamo che i monaci Buddisti Giapponesi utilizzavano questo tè come meditazione e sicuramente non sapevano i reali benefici se non quello che garantiva una certa lucidità mentale.
Oggi numerose ricerche effettuate in tutto il mondo, hanno portato alla reale conoscenza sui benefici di questo tè.
Di solito il tè (verde o nero) si assume effettuando una infusione in acqua più o meno calda, in questo modo si assumono i relativi benefici che tutti noi sappiamo ma in una quantità “limitata” perchè la maggior parte rimane sulla foglia. I benefici che ne ricaviamo sono di circa il 10-25% in base al tè scelto.
Con il tè Matcha i benefici sono al 100% perchè non si effettua una infusione ma possiamo tranquillamente definirla una “sospensione”, infatti la foglia macinata viene sospesa in acqua (vedremo poi come) mediante una particolare tecnica.
Consideriamo la teina (la caffeina del tè) presente; una tazza di tè Matcha ne contiene circa la metà di una normale tazzina di caffè quindi, teoricamente, non farebbe bene. Invece non è così. Il tè verde contiene una sostanza chiamata “tannino” che rallenta l’assorbimento della teina nel sangue e la distribuisce nelle ore successive (da 6 a 8 ore). Oltre al tannino il tè verde ha anche un altra sostanza, la L-Teanina che ha un effetto rilassante e che riduce lo stress. La combinazione di teina, tannino e L-teanina apporta i seguenti benefici: maggiore prontezza e concentrazione, migliora lo stato d’animo, rilassamento e riduzione dello stress, aumento della sensazione di benessere.
Gli antiossidanti presenti nel tè verde sono chiamati “catechine”, in particolare l’EGCG che ha una serie infinita di effetti benefici. Pensate che le catechine sono 100 volte più potenti della vitamina C. Recenti studi hanno dimostrato che non tutti i tè verdi contengono la stessa quantità di EGCG e che il tè Matcha ne possiede, mediamente, 137 volte in più rispetto ad una tazza di tè normale. Oltre ad avere le normali proprietà antiossidanti (inibire il processo di invecchiamento delle cellule) l’EGCG accelera il metabolismo favorendo la perdita di peso, è efficace nel combattere le cellule tumorali, riduce il rischio di malattie cardiovascolari, promuove la crescita di batteri intestinali utili come il lactobacillus, migliora le difese immunitarie, contrasta gli effetti dei radicali liberi provocati dall’inquinamento o dai raggi UV, è utile nelle diete in quanto riduce la sensazione di appetito.
Il valore ORAC (Oxygen Radical Absorbing Capacity), cioè la capacità antiossidante di un alimento, del tè Matcha è di ben 1537 unità. Pensate che i mirtilli, noti per l’alto contenuto di antiossidanti, hanno un valore ORAC di 91 unità.
Tutto questo è contenuto in 1 grammo di tè Matcha.
Come si prepara un tè Matcha? E’ più facile a farsi che a dirsi, dovete avere una tazza che abbia un diametro sufficiente ed un frullino in bambù, chiamato “Chasen”, per creare la sospensione. In pratica dovete frullare il tè Matcha con il Chasen fino ad ottenere una schiuma in superficie (da qui il nome di “spuma di giada”), in internet trovate alcuni video che vi illustrano il semplice procedimento.

Ma l’universo del tè Matcha non si ferma qui, infatti viene usato anche per numerose ricette sia dolci che salate, un esempio è il gelato al tè Matcha. Ovviamente non tutte/i voi possono permettersi di spendere questa cifra solo per preparare qualche ricetta. Ecco che abbiamo trovato il “China Cooking Matcha Japanese Style”, puro tè Matcha prodotto in Cina e dedicato alla cucina.

 

Buona giornata

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