Abbiamo deciso di iniziare una serie di articoli per illustrare cosa significhi aprire una attività come la nostra, quali sono le condizioni necessarie, quali sono i pro e contro. Come recita un vecchio detto: NON È ORO TUTTO CIÒ CHE LUCCICA.
Sono molte le persone che ci chiedono delle informazioni e consigli su come aprire un negozio del genere, quindi iniziamo con le condizioni necessarie.
È necessario avere il SAB ( o vecchio REC ) per la vendita di prodotti alimentari, il quale si divide in due tipologie, solo vendita di prodotti alimentari e vendita e somministrazione di alimentari. Cosa cambia tra le due tipologie? La somministrazione. In pratica con la sola vendita non potete servire nulla, ad esempio come al bar. È però possibile offrire una degustazione gratuita a patto che si rispettino alcune condizioni, bicchieri e bicchierini devono essere “usa e getta”, così anche il cucchiaio, lo zucchero deve essere in bustine singole, etc. Eventuali informazioni sui corsi SAB si possono avere alla Camera di Commercio o presso le associazioni di categoria tipo Confesercenti.
Prima di iniziare una qualsiasi attività in proprio è meglio avere le idee chiare sui costi fiscali e burocratici, per questo potete chiedere dei chiarimenti ad un commercialista o sempre alle associazioni di categoria, vi daranno tutte le informazioni necessarie ed avrete un quadro completo della situazione. A questo punto iniziate a compilare un business plan indicando tutti i costi. Ricordatevi che più è preciso il business plan e meno sorprese avrete.
Negozio e posizione. Ora è il momento di vedere qualche negozio libero, per questo guardate i siti online o qualche agenzia immobiliare della vostra zona. Per iniziare fatevi un idea dei costi da sostenere per l’affitto nelle varie zone della vostra città. Negozio grande o piccolo? Questo dipende da come volete sviluppare la vostra idea, cioè fare solo vendita o anche somministrazione? Se fate la somministrazione dovete considerare lo spazio per qualche tavolino e le sedie, il bancone dovrà essere più grande, vi servirà una macchina per il caffè tipo bar o no, etc. Se invece fate solo vendita allora potete iniziare con una piccola dimensione e vedere con il tempo come si sviluppa, sono sufficienti 25-30 mq. Posizione centrale o in periferia? Qui vi giocate la buona riuscita della vostra futura attività. Se abitate in una grande città, tipo Milano o Roma, anche una posizione non troppo centrale può andare bene, se invece siete in periferia preferite una posizione centrale dove ci sia un grande passaggio di persone, meglio ancora se siete in una zona turistica. Annotate i costi sul business plan.
Arredamento. Stabilite le dimensioni potete decidere come arredarlo. Carta e penna per disegnare la piantina “tipo” dei negozi che avete visto. Per il momento non occorre che sia preciso, serve solo per posizionare gli oggetti che ritenete opportuni per voi. Ecco che inizierà a prendere forma il bancone, gli scaffali, tavoli, sedie, etc. Almeno avete una idea di quali elementi cercare per arredarlo. Il consiglio che vi diamo è, spendete il meno possibile. Un negozio del genere è, solitamente, rustico, quindi oggetti di recupero sono l’ideale. Andate a trovare la nonna e fatevi dare qualche mobile vecchio, usate i pallet che vanno molto di moda, per il bancone scegliete Ikea e, se non vi piacciono i colori, usate vernice e pennello e fateli come più vi piace. Vi rilasserà ed avrete speso poco, ricordate che tutti i costi che sostenete andranno poi inseriti sulle vendite, quindi meno costi e meno sarà il prezzo che il vostro cliente pagherà, quindi sarete più competitivi. Annotate i costi sul business plan.
Professionalità. Questo è un punto che riteniamo importante, essere professionali e non improvvisati. Vi capiteranno clienti che prima acquistavano un tè verde in erboristeria e poi verranno da voi e ne sentirete di tutti i colori, del tipo fare bollire l’acqua (quindi a 100 gradi) e mettere il tè verde e lasciarlo in infusione per 15 minuti. Niente di più sbagliato. Ogni tè, in particolare quello verde, ha la sua temperatura di infusione, come anche il tempo di infusione. Quindi professionalità, ne va della vostra immagine. Potete acquistare qualche libro sui tè, ma quelli in italiano non sono specifici. Se sapete l’inglese è meglio, avrete più scelta e qualità. Come anche per i siti, quelli in Italiano dicono poco, in Inglese invece trovate molta professionalità. L’alternativa è partecipare ad un corso, e voglio essere chiaro, sono tutti costosi. Purtroppo anche per vendere un tè occorre studiare e bere, vale sempre il detto “nessuno nasce imparato”.
Franchising o fai da tè? Altro punto dolente. Non so nulla ma mi piacerebbe aprire una attività in proprio. Come fare? Vedo qualche sito in internet che propone il franchising e mi informo. Vi daranno tutte le informazioni necessarie e, guarda caso, nessuna negativa. Tutto bello e facile. Ma è veramente così? Prima di tutto leggete cos’è il franchising, trovate tutte le info in internet. Avete una quota da pagare in ingresso, delle royalty, vari obblighi, contratti da firmare, etc. Valutate attentamente queste soluzioni, per esperienza personale vi posso dire solo che “non si vive di solo tè o caffè o spezie”. Certamente hanno un impatto importante sul vostro fatturato, ma non sarà sufficiente. Allora cosa fare. Occorre sviluppare la vostra attività partecipando alle “sagre” locali, inserire la possibilità di fare delle bomboniere, mettere altri articoli quali miele, marmellate, etc. Il consiglio che vi diamo è di non inserire articoli che poi si trovano al supermercato, ditelo ai vari rappresentanti che vi verranno a trovare. Purtroppo il supermercato vince sempre, loro venderanno e voi no. Una alternativa è il nostro franchising, che di fatto non lo è. Infatti non dovete pagare nulla, ne quota di ingresso ne royalty ne penali in caso di disdetta. In pratica è un rapporto di collaborazione, noi vi forniamo la professionalità e vi diamo l’aiuto necessario per aprire la vostra attività (aiuto non significa prestiti) in cambio di un contratto dove siamo gli unici vostri fornitori di tè, caffè e spezie. In tutto il resto siete liberi di fare come volete e, se non vi pace stare con noi inviate una raccomandata con la disdetta del contratto, anche senza nessuna motivazione. Non vogliamo persone costrette, cerchiamo persone serie e che abbiano voglia di professionalità. Per contratto prevediamo solo un negozio per provincia, il quale potrà fare anche da ingrosso all’interno della stessa provincia, aumentando così il fatturato.
Speriamo di avervi chiarito qualche idea, di certo questo articolo non sarà esaustivo e necessita di approfondimenti, quindi vi aspettiamo alle prossime lezioni di marketing.
6 Responses
Buongiorno,
ho un piccolo negozio nel centro storico di Salerno e vorrei aprire un’attività di sola vendita di té.
Ho bisogno di aiuto
Grazie
La abbiamo contattata tramite mail.
Buongiorno, siamo intenzionate ad aprire un negozio di tea e tisane in una zona turistica, ci piacerebbe un contatto con voi, grazie
Le abbiamo scritto alla sua mail
Buongiorno,
sarei interessata ad aprire un negozio in provincia di Como o confine svizzero.
Grazie.
Buon giorno, sarei interessato ad aprire un negozio di te e tisane con voi a Rovigo. Cordialmente