Buongiorno a tutte/i voi
Il post di oggi è dedicato al tè nero e ai due diversi metodi di lavorazione, il CTC e l’ortodosso.
La lavorazione CTC (Crushing – Tearing – Curling / Schiacciare-Strappare-Arrotolare) è un processo meccanico inventato negli anni 30 e sviluppato durante la seconda guerra Mondiale per aumentare sia la produzione del tè che la quantità (peso) che può essere imballata in una scatola. Attualmente il metodo CTC viene usato per produrre circa il 95% del tè nero con conseguente abbattimento dei costi finali. Le foglie di tè, dopo il processo meccanizzato, passano attraverso dei setacci e vengono suddivise, principalmente, in 4 categorie : Foglia, Brokens, Fannings e Polvere. Ad esempio una sigla OP dopo il nome del tè (Ceylon OP) indica che le foglie sono intere, la sigla BOP indica che il tè è composto da foglie spezzate, e così via. Dedicheremo un apposito articolo per chiarire l’infinita varietà di sigle che appaiono sui tè neri. Da ricordare che i tè Fannings e Polvere sono destinati alla produzione di miscele ed il successivo confezionamento in bustine. Le caratteristiche organolettiche dei tè CTC sono principalmente due : il colore rosso accentuato in tazza e il gusto corposo e deciso. Solitamente, per ammorbidirne il gusto, si usa aggiungere della panna fresca o del latte.
La lavorazione ortodossa è, principalmente, simile alla precedente. La differenza è che il tutto viene eseguito a mano (solitamente anche il raccolto) e che il risultato finale è determinato dalla bravura del Maestro del tè. Come un bravo vignaiolo che sceglie i grappoli alla giusta maturazione e segue tutte le fasi fino all’imbottigliamento per ottenere un vino di qualità superiore, anche il Maestro del tè segue tutte le fasi fino ad ottenere un tè di qualità superiore. Attualmente il metodo ortodosso rappresenta circa il 5% della produzione Mondiale, ed è in costante aumento data la notevole richiesta. Anche in questo caso le foglie vengono classificate in categorie. Le caratteristiche organolettiche dei tè Ortodossi sono principalmente due : il colore rosso chiaro in tazza e il gusto morbido ed aromatico. I veri intenditori riescono a trovare svariate sfumature organolettiche in base alla temperatura dell’acqua ed al tempo di infusione.
Nella foto un impianto di produzione CTC (fonte internet).
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